OMAGGIO A RAGGENBASS (1950-2005): mostra ad Ascona fino al 15/05

Dal 5 marzo al 15 maggio 2022 il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona presenta l’esposizione in omaggio all’artista ticinese Rolando Raggenbass. La raccolta conterrà numerose opere originali capaci di raccontare l’artista in tutta la sua evoluzione creativa, dagli anni ottanta fino ai primi anni Duemila.

“L’arte è un puro segreto che rinvia sempre a un altrove“

Così si esprimeva Rolando Raggenbass parlando della sua concezione di arte. Un artista visionario, secondo la curatrice dell’esposizione Mara Folini, che mette in luce la tragica condizione in cui riversa l’uomo post-moderno, straniato dal crollo delle ideologie e dal perversare della cultura di massa.

“Rolando Raggenbass – afferma Mara Folini – è figlio di quella “condizione postmoderna” straniata e straniante, nata dal disincanto dalle grandi Ideologie “moderniste” (illuminismo, idealismo, marxismo, positivismo) e dalla cultura di massa che, sulle ceneri della drammatica crisi economica, politica e sociale degli anni settanta, caratterizzata dalla costante crescita della disoccupazione, dei conflitti sociali e dei conseguenti anni bui del terrorismo, avevano mostrato quanto l’ottimismo verso il futuro, la fiducia nel progresso delle avanguardie e i suoi valori […], fossero fondati su falsi paradigmi dogmatici, predittivi e autoritari”.

ROLANDO RAGGENBASS

Nato a Balerna nel 1950, Raggenbass soggiornò a Parigi per la prima parte della sua non ancora affermata carriera artistica, prima di iscriversi all’Accademia delle Belle Arti a Milano nel 1975. Parallelamente all’attività artistica, l’artista ha modo di conseguire anche una formazione filosofica, seguendo i corsi di filosofia di Fulvio Papi all’Università di Pavia.

Pochi anni dopo Raggenbass inizia a presentare le sue prime mostre personali allo Studio Abitare di Bellinzona e, nell’anno successivo, allo SCI-Arc (Sud California Institute) di Vico Morcote.

E’ dagli anni ’90 che la carriera artistica di Raggenbass subisce un vero e proprio cambio di passo. Nel 1990 esce la sua prima monografia, con testi di Fulvio Papi, Christoph Eggenberger, Christian Marazzi, Guglielmo Volonterio e Armande Reymond, pubblicata da Casagrande ed Édition d’En Haut. Sempre negli stessi anni l’artista da il via ai suoi soggiorni tra Svizzera tedesca, Germania, Francoforte, Amburgo e Monaco, dove espone le sue opere in mostre personali e collettive.

Dopo che, nel 2002, il Museo d’Arte di Mendrisio gli dedica una retrospettiva, Raggenbass muore nel 2005 a Castel San Pietro.

OMAGGIO A RAGGENBASS: L’ESPOSIZIONE

La mostra ripercorre tutta l’evoluzione artistica e personale di Raggenbass. Alcune delle opere non hanno un nome, nonostante siano precisamente situate cronologicamente all’interno della carriera dell’artista. Raggenbass da vita ad una serie di opere critiche nei confronti della società post-meterialista, criticando il senso di smarrimento causato dalla società dei consumi. Il tema del consumismo ritorna spesso nella sua narrazione creativa. Pensiamo ad esempio all’opera Senza titolo del 1984, in cui si idealizza un accessorio come la cravatta come un effimero status symbol dettato della società dei consumi.

Durante la sua carriera Raggenbass darà vita ad opere caratterizzate da una quasi totale assenza di figurazione. Questo accade perchè l’artista, soprattutto negli anni ’90, preferisce dare spazio ad una dimensione interiore, dando vita a superfici astratte e a tele al limite del graffitismo.

Il percorso artistico del pittore verrà maggiormente illustrato da un libretto, edito dal Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona.

Orari e biglietti

martedì – sabato: 10.00 – 12.00; 14.00 – 17.00;
domenica e festivi: 10.30 – 12.30;
lunedì: chiuso.

Prezzi e ingressi:

Intero: CHF 10;
ridotto (AVS, studenti, gruppi min. 15 persone): CHF 7;
ragazzi fino a 18 anni: gratuito;
biglietto combinato (Museo Comunale d’Arte Moderna + Museo Castello San Materno, valido 3 giorni): CHF 12 (intero) / CHF 8 (ridotto)