BANSKY A LUGANO ma ancora per poco - Il 20 marzo chiude l'eposizione

Come sta andando l’esposizione approdata nel centro di Lugano? Dal 26 Gennaio Villa Ciani ospita l’esposizione di oltre 100 opere originali del rivoluzionario artista britannico BANSKY, ma ancora per poco.

La chiusura dell’esposizione è prevista per io giorno 20 marzo, motivo per cui ci sentiamo di consigliarvi questa esperienza prima del suo termine. Ma da dove nasce l’iniziativa?

La mostra arriva a Lugano sulla scia del successo riscosso a Basilea, laddove l’esposizione ha collezionato più di 80.000 visitatori. Il trionfo della versione sulle sponde del reno ha convinto gli organizzatori a spostarla sulla riva del Lago di Lugano, in una suggestiva e identitaria location come Villa Ciani.

Ma chi è BANSKY? E perchè sfruttare questa occasione fino all’ultimo momento?

BANSKY: artista ribelle tra politica, guerre e capitale

BANSKY è ormai passato alla storia. Viene da molti definito come un “imbratta muri”, mentre per molti altri si può parlare di un vero e proprio idolo, soprattutto per gli amanti della street art. Insomma, varie e discordanti sono le opinioni e i giudizi che vengono rivolti all’artista britannico, dall’essere rivoluzionario fino a coloro che lo ritengono ormai “troppo commerciale”. Alla prova dei fatti la società e la comunità artistica ha ormai annoverato BANSKY tra i capisaldi dell’arte di strada.

Non ci sono dubbi su quale sia la corrente artistica all’interno della quale collocare l’artista: la street art. L’attività di BANSKY rispecchia a pieno le caratteristiche del movimento in cui si inserisce. Le sue opere sono minimali, spesso estemporanee ma sempre provocatorie. BANSKY fa dell’amara denuncia sociale, politica ed economica il suo tratto distintivo, regalandoci graffiti, stampe e quadri che si trasformano in veri e propri scorci sulla società contemporanea. Molte sono le opere che vengono ricordate e che passano alla storia come parte integrante ed iconica di conflitti e processi globali.

Baloon Girl; Bansky, 2002

Slave Labour; Bansky, 2012

LA MOSTRA

L’esposizione prevede la presenza di più di 100 opere. Tutti gli elaborati sono originali e provengono da collezioni private certificate. Nello specifico la raccolta prevede anche una aggiunta di 1 scultura e 31 serigrafie realizzate dell’artista di Bristol. La presentazione della mostra è da attribuire all’Associazione Metamorfosi in collaborazione con GC Events, il tutto sotto la supervisione dei curatori: Stefano Antonelli, Gianluca Marziani e Acoris Andipa.

Il valore dell’esposizione non è solo meramente artistico, ma ci pone di fronte a profonde riflessioni storiche, sociali e politiche. BANSKY ha sempre caratterizzato il suo linguaggio artistico da una grande semplicità visiva, ma che non sottintende significati banali, spingendo piuttosto a struggenti riflessioni politico-sociali. Il messaggio della sua arte è semplice ma non semplicistico. Spinge lo spettatore a profonde interrogazioni sulla deriva capitalistica, sulle guerre, sul controllo sociale e sulla libertà in senso lato, il tutto tramite un linguaggio che mette in evidenza i paradossi del nostro tempo. La contrapposizione tra un linguaggio visivo elementare ed una dirompente dimensione semantica rappresentano una preziosa opportunità per ricorrere all’arte come specchio della nostra società.

INFO E CONTATTI UTILI

La mostra sarà accessibile dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 19:00, festivi inclusi. La giornata di Lunedì sarà invece riservata alle visite di scuole e gruppi. In ogni caso l’ultimo slot utile per l’ingresso è previsto per le ore 18:00 di ogni giornata.

E’ possibile acquistare i biglietti anche in loco con le seguenti modalità:

Adulti (dai 16 anni): CHF 22.
Studenti/ Anziani (64-65 anni)
Autorizzati IV/ Gruppi (a partire da 10 persone): CHF 19.
Bambini (da 5 a 15 anni): CHF 15.
Pacchetto famiglia (2 adulti + 2 bambini): CHF 65.

Qualora lo si desiderasse, è possibile acquistare i biglietti anche online tramite Ticket Corner o Biglietteria.ch.